martedì 14 agosto 2007

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sabato 24 febbraio 2007

Lettere da Ivo Jima

Avete visto l'ultimo film di Clint Eastwood "Lettere da Iwo Jima"? Se tralasciamo l'escamotage "furbetto" di candidarlo agli Oscar come miglior film straniero perchè è distribuito nella lingua originale (giapponese) anche se è diretto da un regista americano e prodotto da Spielberg, devo ammettere che si tratta di uno dei migliori film di questa stagione, probabilmente superiore anche al precedente film di Clint, "Flags of our Fathers". I film in effetti dovrebbero essere visti assieme, poichè entrambi trattano della battaglia di Iwo Jima, l'ultimo vista dalla parte dei giapponesi ed il precedente dalla parte degli americani. Ma mentre "Flags ..." parlava non solo della battaglia, ma anche dello sfruttamento di alcuni soldati da parte delle autorità e dei media americani che li trasformano in "venditori" di bonds di guerra necessari per raccogliere i soldi per produrre nuove armi, "Lettere da Iwo Jima" si concentra sulla battaglia. Clint non solo evita ogni scivolone retorico, propagandistico, pseudo eroico, commovente ecc., ma riesce persino a far trapelare l'umanità di alcuni combattenti giapponesi insieme al fanatismo ed alla crudeltà di altri. Crudeltà che non manca nemmeno nelle file degli americani, a volte trasformati in esseri disumani dall'orrore di ciò che li circonda o dai mostri della propria anima. Un film da non perdere.
Darcy











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venerdì 16 febbraio 2007

Acquisti On Line

Vorrei raccontarvi una recente esperienza che ho avuto quando mi è venuta l'infausta idea di acquistare un accessorio per il mio i-pod nano dal sito della Apple.
Ad essere sinceri il servizio della Apple irlandese, da cui provengono i software e i materiali hardware per il mercato europeo è abbastanza efficiente; i problemi sorgono quando il pacco arriva in Italia ed è affidato alle amorevoli cure del corriere "espresso" UPS.
Attraverso una ricerca su Internet ho ricostruito l'odissea dell'accessorio:
  1. Il pacco viene spedito dall'Irlanda con modalità spedizione rapida il giorno 10/02/07
  2. Arriva ad Eindhoven (NL) il 12/02
  3. Arriva a Koeln e quindi a Bergamo ill 13/02

Lo stesso giorno alle 15.25 il corriere si presenta a casa mia senza nessun preavviso: naturalmente a quell'ora sono impegnato a scuola a fare un corso di recupero.

Mi viene lasciato nella cassetta esterna della pubblicità un avviso che non vedo, in quanto non è stato messo nella mia cassetta postale interna.

Un secondo avviso mi viene lasciato nella cassetta esterna della pubblicità senza pervenirmi: si tratta di un secondo passaggio del corriere alle ore 11.39 del 14/02: naturalmente a quell'ora si da il caso che stia lavorando a scuola.

Un ultimo tentativo viene fatto alle ore 11.31 del 15/02: naturalmente a quell'ora non mi trovo a casa, ma finalmente mi viene lasciato un avviso nella mia cassetta postale.

Quando torno a casa e leggo l'avviso, leggermente alterato, incomincio un giro di telefonate ai centri assistenza clienti della Apple e dell'UPS dove parlo con diverse persone che si palleggiano la responsabilità del ritardo.

Fra l'altro vengo a sapere che la Apple ha un contratto rigido con UPS per cui il pacco non può essere consegnato ad un indirizzo diverso da quello fornito al momento di ordinare l'accessorio.

Inoltre UPS non può contattare i propri autisti per comunicare quando il cliente si trova in casa, non può contattare i clienti tramite telefono o e-mail perchè a causa del grande numero di consegne verrebbe a costare troppo o porrebbe seri problemi organizzativi.

In questa odissea spiccano due perle di rara bellezza:

  1. Le telefonate a UPS sono fatte su un numero a pagamento segnalato nell'avviso, benchè dopo varie telefonate mi venga comunicata anche l'esistenza di un numero verde
  2. Durante una delle numerose telefonate, di fronte alla mia ovvia considerazione sul fatto che senza sapere almeno una fascia oraria di consegna non posso trovarmi in casa perchè ho il vizio di lavorare, una "gentile" signorina con tono scocciato mi suggerisce di rimanere in casa tutto il giorno per aspettare la consegna del pacco.

Morale della favola, per evitare che il pacco venga rinviato al mittente e tutto incominci da capo, sarò costretto a recarmi nella ridente località di Lurago Marinone (CO) per ritirare il pacco presso il deposito dell'UPS.

E poi molti si lamentano che il commercio on-line in Italia non si svviluppa come in altre nazioni avanzate!

Darcy

lunedì 12 febbraio 2007

Goldoni

Ieri sono andato al teatro Strehler, a vedere Il ventaglio di Goldoni. L'autore scrisse in francese la prima stesura del testo a Parigi, la città dove risiedeva dal 1762, dopo la precipitosa fuga da Venezia, a seguito delle polemiche e delle persecuzioni scatenate contro di lui dal rivale Gozzi. La versione in italiano risale al 1765: la commedia fu poi spedita a Venezia dove si rappresentò con successo. Per il regista Luca Ronconi l'opera è "una commedia interessantissima perchè porta in scena tutte le classi sociali del tempo: nobili, borghesi, mercanti, artigiani, contadini, in una parola tutto il "mondo" di allora."
Ronconi spiega che "il motore della vicenda è un oggetto da nulla, un ventaglio da pochi soldi: eppure questo inerte accessorio riesce ad incrinare legami, a produrre scontri, a scatenare crisi. Perchè di un ventaglio non si può fare a meno, in un secolo in cui manca l'aria, in cui tutti i censi rappresentati sulla scena non hanno più fiato."
In effetti, attraverso una classica commedia degli equivoci che ha al centro due triangoli amorosi, Goldoni, a pochi decenni dalla Rivoluzione Francese, ci mostra la decadenza di una società senza valori, in particolare per quanto riguarda la nobiltà, i cui personaggi sembrano ormai delle caricature appartenenti ad una classe sociale ormai in palese declino.
Non un capolavoro, ma un'opera che vi può far passare un piacevole pomeriggio in compagnia di ottimi attori.
Darcy

giovedì 8 febbraio 2007

Scrutini

Per gli insegnanti è arrivato il fatidico momento degli scrutini. La mie esperienze sono sempre state abbastanza allucinanti, con qualche rara eccezione, ma ultimamente mi sembra che le cose siano ulteriormente peggiorate. Sarà che manca il ricambio generazionale per gli ovvi motivi legati all'innalzamento dell'età pensionistica, ma ho l'impressione che la percentuale di docenti con turbe psicologiche stia aumentando esponenzialmente. Naturalmente comprendo le cause di questa situazione: gli insegnanti sono sempre considerati l'ultima ruota del carro, e vengono dopo i genitori, gli alunni, il DS ecc. ecc. Inoltre hanno sempre più responsabilità in cambio di stipendi da fame. Comunque non è piacevole scannarsi per un 8 in condotta o per decidere chi deve fare il verbale, le lettere ai genitori, le lettere per i debiti ecc. ecc. Inoltre, visto che ormai lo scrutinio è tutto informatizzato e alcuni docenti si rifiutano di toccare un computer, sono sempre gli stessi che devono fare i verbali. Fra l'altro quest'anno i segretari verbalizzanti non sono neanche retribuiti con una cifra simbolica del fondo d'istituto perchè non ci sono più soldi!
Fatemi sapere qualcosa delle vostre esperienze.
Ciao. Darcy

domenica 4 febbraio 2007

Bullismo

L' on. Fioroni, Ministro della rinata Pubblica Istruzione, non più "MIUR", afferma a "Domenica In" , che evidentemente è il luogo più adatto per discutere i grandi temi di attualità, che "il disagio giovanile ha bisogno di essere sconfitto da valori che riscaldano il cuore. Dobbiamo arruolare il meglio della nostra cultura e della nostra storia. Su questo vorrei arruolare Dante e, grazie a quello che Dante rappresenta, Benigni è un testimonial d'eccezione per aiutare a far transitare questi valori"
Con tutto il rispetto per Benigni, sicuramente un grande artista, non penso che si possa fermare il degrado morale e culturale di molti giovani "arruolando" Dante e Benigni.
Fermiamo i teppisti che hanno massacrato di botte un dirigente di una squadra di calcio del campionato "dilettanti" o quelli, fra cui diversi minorenni, che hanno ucciso un poliziotto durante una partita di calcio a Catania, con Dante e Benigni?
E' chiaro che il degrado morale e di valori di questi giovani coinvolge in particolare la scuola e la famiglia, che dovrebbero fornire ai ragazzi gli strumenti per scegliere e giudicare, ma che invece spesso falliscono su tutta la linea.
Ma chi ha ridotto la scuola in questo stato? I nostri cari politici che siedono in Parlamento e che guadagnano 19.000 euro al mese spesso per discutere di presepi e toilette non hanno forse qualche responsabilità? E le famiglie che si disinteressano dei figli perchè si devono fare i propri affari o che sono obbligate a disinteressarsene perchè gli stipendi di moglie e marito sono appena sufficienti per sopravvivere? E gli insegnanti che fanno un lavoro spesso frustrante per uno stipendio da fame o un doppio lavoro o sono costretti a lavorare fino a quando non danno i numeri perchè non possono andare in pensione?
Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Darcy

venerdì 2 febbraio 2007